domenica 31 agosto 2008

Fatturati 2007 dei principali operatori italiani settore Information Technology

Ecco, com'è tradizione per il mese in corso, l'anteprima della classifica delle prime 10 società IT redatta sulla base dei dati di fatturato (in milioni di euro) dell'anno 2007 (fonte - Computer World Online).

2007
1 IBM Italia 1.756
2 Accenture Italia 982
3 Microsoft 786
4 HP Italiana 745
5 Gruppo Engineering 732
6 Elsag Datamat 654
7 EDS Italia 565
8 Almaviva 473
9 Gruppo SIA-SSB 384
10 Reply 274

E' estremamente interessante, anche per comprendere in una certa misura le evoluzioni del mercato, confrontare gli ultimi dati con l'andamento degli anni 2006 e 2005.

2006
1 IBM Italia 1811
2 Accenture Italia 798
3 Gruppo Almaviva 707
4 Microsoft 700
5 HP Italiana 512
6 EDS Italia 499
7 Gruppo Engineering 426
8 Enterprise Digital Architects 295
9 Atos Origin Italia 287
10 Value Team 259


2005

1 IBM Italia 1868
2 Accenture Italia 689
3 Almaviva 541
4 HP Italiana 485
5 EDS Italia 474
6 Gruppo Engineering 388
7 Atos Origin Italia 312
8 Gruppo Siemens Business Services Italia 284
9 Enterprise Digital Architects 243
10 Oracle Italia 230



martedì 26 agosto 2008

Paradigma SOA ed evoluzione verso architetture WOA (Web Oriented Architecture)

E’ sempre interessante osservare l’evoluzione dei modelli con i quali i developer, nel corso degli ultimi decenni, hanno dovuto confrontarsi nell’ambito dello sviluppo ed integrazione di applicativi e piattaforme software.
Si è passati, ed in fondo è, forse, il percorso professionale tipico di tutti quelli che, come il sottoscritto, hanno passato da poco la quarantina, dalla programmazione strutturata alla programmazione object oriented.
Ricordiamo (con nostalgia!) il mitico Fortran 77, appreso all’università, che “girava” su di un UNIVAC 1100 a schede perforate!!!
Cambio di paradigma “rivoluzionario”, questo relativo alle modalità di programmazione, che non tutti quelli della nostra generazione hanno poi, effettivamente, compiuto!!!
Sempre in tema di ricordi rammentiamo, ancora oggi, gli sforzi personali, in veste di tutor, verso colleghi più “anziani”, cobolisti DOC, peraltro professionisti eccezionali, per convincerli del fatto che il maneggiare una classe, un oggetto, i concetti di istanze delle classi, incapsulamento, ereditarietà, polimorfismo li avrebbe condotti poi ad essere padroni dei moderni linguaggi di programmazione e li avrebbe resi, almeno per determinate e numerose tipologie di applicativi, notevolmente più produttivi.
Ricordiamo bene gli sguardi interrogativi di alcuni di quei colleghi, per i quali il cambio di paradigma non avvenne…
Quell’atteggiamento si avverte spesso, anche oggi, per quello che è stato il salto successivo, che come sottolineano giustamente numerosi analisti del settore, per molte organizzazioni non risulta ancora compiuto, oppure compiuto in maniera assai incompleta e superficiale.
Come dicono in maniera estremamente efficace gli anglosassoni:

“SOA is NOT working in most organizations."

E queste organizzazioni, in cui i paradigmi SOA non sono adottati oppure, forse, sono al primo stadio di integrazione SOA, hanno un solo destino all’orizzonte…

Saranno inevitabilmente molto distanti, con pesantissimi gap da recuperare, da una fase che, invece, per molte strutture “illuminate” è già in corso.
La Web Oriented Era.
La fase ed i paradigmi architetturali successivi alle Service Oriented Architecture, per certi versi già obsolete!!!
L’Era delle architetture WOA, Web Oriented Architecture
Dove l’interazione, l’interoperabilità è e sarà tra tutte le generiche risorse (Resources) e gli engine di mashup.
Engine dove risiederanno i core dei sistemi di interazione …
Eventualmente workflow e code di aggregazione/trasformazione dei contenuti (siano essi data - esposti tramite Web Services - oppure content – gestiti mediante feed RSS/RDF compliant !!! ).
Uno degli schemi più rappresentativi dell'evoluzione in atto è la figura sottostante, di cui siamo debitori ad uno dei principali “guru” ed osservatori della rivoluzione in corso, Dion Hinchcliffe.


mercoledì 20 agosto 2008

Web 2.0 e Gartner Hype Cycle 2008

Tra le tecnologie analizzate dagli esperti di Gartner una in particolare ha già raggiunto un grado di maturità tale da farla ritenere ormai prossima alla definitiva affermazione:

- Web 2.0

“I concetti propri del Web 2.0 sono stati adottati entusiasticamente dal mercato consumer - secondo gli analisti di Gartner - e questo, come è già successo per altri modelli e tecnologie costituirà un potente driver alla loro diffusione all’interno delle aziende, dove stanno comunque già suscitando un notevole interesse.

Uno dei principi basilari del Web 2.0 è infatti quello della collaborazione mediante strumenti e applicazioni quali:

- Blog
- Wiki
- Social network
- Content tagging
- Mashup

Strumenti che indubbiamente favoriscono la collaborazione partecipativa e sono quindi in grado, se correttamente impiegati, di migliorare sensibilmente la produttività di chi lavora nelle aziende.

Tali strumenti faranno sì che nel giro di pochi anni potrebbe effettivamente aprirsi una nuova era per l’IT caratterizzata da sistemi, applicativi e processi participant-driven”.

Gartner Hype Cycle 2008

E' da poco stato pubblicato l'Hype Cycle 2008 della Gartner ... qui di seguito un estratto delle loro analisi e previsioni sulle tecnologie emergenti... l'intero documento (40 pag. circa) è acquistabile sul sito della Gartner, http://www.gartner.com/, ad un costo pari a 1995$...

Lo schema di presentazione è quello solito delle tavole Gartner e passa per le seguenti 5 fasi:

On the Rise - l’Invenzione (Technology Trigger)
Erasable Paper Printing Systems
Context Delivery Architecture
Behavioral Economics
Mobile Robots
Augmented Reality
Surface Computers
Cloud Computing
3-D Printing

At the Peak - la Sopravvalutazione (Peak of Inflated Expectations)
Microblogging
Green IT
Social Computing Platforms
Video Telepresence

Sliding Into the Trough - la Disillusione (Trough of Disillusionment)
Solid-State Drives
Public Virtual Worlds
Web 2.0
Service-Oriented Business Applications
Virtual Assistants
RFID (Case/Pallet)
Corporate Blogging
Idea Management
Social Network Analysis
Wikis
Electronic Paper

Climbing the Slope - la Riprogettazione (Slope of Enlightenment)
Tablet PC
SOA
Location-Aware Applications

Entering the Plateau - la definitiva Affermazione (Plateau of Profitability)
Basic Web Services

Figure 1. Hype Cycle for Emerging Technologies, 2008


[Gartner Highlights 27 Technologies in the 2008 Hype Cycle for Emerging Technologies

Green IT to Gain Momentum Through 2009, Driven by Concerns of Climate Change and Opportunities to Save Costs Through Energy Efficiency

Egham, UK, August 11, 2008 — Gartner, Inc. has identified 27 emerging technologies and predicts that eight of these will have a transformational business impact and should be strongly considered for adoption by technology planners in the next 10 years, according to the report "Hype Cycle for Emerging Technologies, 2008."

"Although Web 2.0 is now entering the Trough of Disillusionment, it will emerge within two years to have transformational impact, as companies steadily gain more experience and success with both the technologies and the cultural implications," said Jackie Fenn, vice president and Gartner Fellow. "Later — in between two and five years — cloud computing and service-oriented architecture (SOA), which is moving up the Slope of Enlightenment, will deliver transformation in terms of driving deep changes in the role and capabilities of IT.
Finally, public virtual worlds, which are suffering from disillusionment after their peak of hype in 2007, will in the long term represent an important media channel to support and build broader communities of interest."
Technologies and trends at or around the peak of the Hype Cycle in 2008 (see Figure 1) that will reach the plateau in two to five years are:

Green IT — Along with broader societal pressure for environmentally sustainable solutions, IT has the opportunity — and in many cases, a requirement — to improve the "greenness" of its own activities, as well as to contribute to broader company and industry environmental initiatives.

Cloud computing — As companies seek to consume their IT services in the most cost-effective way, interest is growing in drawing a broad range of services (for example, computational power, storage and business applications) from the "cloud," rather than from on-premises equipment. Many types of technology providers are aligning themselves with this trend, with the result that confusion and hype will continue for at least another year before distinct submarkets and market leaders emerge.

Social computing platforms — Following the phenomenal success of consumer-oriented social networking sites, such as MySpace and Facebook, companies are examining the role that these sites, or their enterprise-grade equivalents, will play in future collaboration environments. The scope is also expanding to incorporate the notion of social "platforms," or environments for a broad range of developers to build on the basic application.

Video telepresence — High-end videoconferencing systems (for example, from HP, Cisco, Teliris and others) that utilize large, high-definition (HD) displays and components to show life-size images of participants in meeting rooms or suites have proven significantly more effective than earlier generations of videoconferencing technology in providing a strong sense of in-room presence between remote participants. High cost is currently the barrier to broader adoption.

Microblogging— Pioneered by Twitter (although other services such as FriendFeed or Plurk are also available), microblogging is a relatively new addition to the world of social networking, in which contributors post a stream of very short messages (fewer than 140 characters) providing information about their current activity or thoughts, which can then be subscribed to by others. The phenomenon has caught on among certain online communities, and leading-edge companies are investigating its role in enhancing other social media and channels.]

giovedì 7 agosto 2008

Web Widgets

Il sogno di ogni editore online è quello di "write once"e pubblicare tutti i contenuti poi sui vari siti, portali e/o web application contemporaneamente.
Ciò è, da tempo, possibile grazie all'RSS (che è un sottoinsieme dell'RDF... siamo in pieno Semantic Web!!!) ed alla continua ascesa e diffusione, oramai "virale", dei web widget.
Pubblicare qualsiasi tipo di contenuti attraverso uno o più feed RSS è una delle scelte strategiche che può consentire agli editori online di aumentare considerevolmente il raggio di distribuzione dei propri contenuti.
Inoltre i web widget, basati sull'RSS, costituiscono, di fatto e sempre di più, una carta vincente, non solo per aumentare l'esposizione e la visibilità dei contenuti, ma anche per poter monetizzare e quindi ricavare guadagni da ciò che si è pubblicato.
Il 2008 è considerato l'anno spartiacque per i principali editori online e ci si attende di vedere nuovi strumenti che consentiranno agli editori ed ai loro lettori di confezionare e distribuire i contenuti in molti modi diversi.
Le modalità per riuscire a cogliere al volo le migliori opportunità in questo settore inesplorato possono essere identificate anche dalle seguenti regole cardine di Fred Wilson, guru del settore:
1 - Microchunk it - Reduce the content to its simplest form.
2 - Free it - Put it out there without walls around it or strings on it.
3 - Syndicate it - Let anyone take it and run with it.
4 - Monetize it - Put the monetization and tracking systems into the microchunk

1 - Fare "microchunking" - Rendere la struttura dei contenuti il più semplice possibile.
2 - Liberare i contenuti - Pubblicare tutto senza mettere vincoli o regole ai contenuti stessi.
3 - Fare "syndication" - Consentire a chiunque lo desideri di prendere i contenuti e ripubblicarli come meglio egli lo ritenga opportuno.
4 - Monetizzare i contenuti - Strutturare sistemi di "tracking" e conseguente monetizzazione per i contenuti pubblicati.

I web widget sono strumenti fondamentali per fare tracking e syndication dei contenuti online.
Gli esperti del settore ritengono anche che, presto, diverranno una delle principali modalità, se non probabilmente l'unica, con cui conseguire margini e ricavi nel settore dell'editoria online.

mercoledì 6 agosto 2008

Widget Marketing: la rivoluzione in corso

Il web sta mutando a velocità vertiginosa e da un web sostanzialmente passivo per gli "user" (Web 1.0) si sta passando ad un Web "collaborativo" (Web 2.0).
... e le piattaforme di "social computing" sono solo un esempio di tale rivoluzione in atto secondo lo schema seguente:


Uno degli strumenti principali per rendere più efficace le modalità di personalizzazione e "mashup" da parte degli "internauti" dei contenuti web è senz'altro il "widget".
Cosa è un widget? La miglior definizione è secondo noi la seguente di Will Price, nuovo CEO di Widgetbox

che e’ un’interessante piattaforma per creare widget in maniera semplice ed efficace. Price definisce i widget come:

"Widgets are portable applications that are user-defined, user-assembled, and consumed independent of the source of the underlying content, commerce, and application functionality. The combination of user-control and decentralized interaction to important services represents an important paradigm shift in how users discover, select, and consume the best of the web."

Il mercato dei widget è un mercato nuovo ed ancora poco sfruttato... infatti l’analisi sul rapporto relativo alla diffusione tra utenti/spese marketing nel settore dei widget è, sempre secondo le indicazioni di Will Price, la seguente:

“While widget penetration is at 65% of Internet users and growing, spend in the widget category in 2007 was less than $20m, or 0.1% of the total online ad spend market.”

E' chiaro quindi che al momento il "widget marketing" sia un mercato estremamente sottovalutato ed in ogni caso destinato ad una forte crescita già nell'immediato futuro. Ecco, comunque, il post integrale su Techcrunch relativo alle analisi di Will Price.

martedì 5 agosto 2008

Recensione: Wikinomics 2.0 - La collaborazione di massa che sta cambiando il mondo - Don Tapscott e Anthony D. Williams

Di solito, quando leggo un un manuale tecnico, mi capita di fissare mentalmente i concetti chiave, riflettendo con attenzione su quali siano i "connector" logici verso cui quella particolare lettura mi sta conducendo.
E' un processo di associazione mentale che spesso può portare su sentieri talvolta lontani da quelli specifici della lettura in corso.
E' la parte creativa del processo di lettura e questa particolare dimensione logico-associativa fa si che essa sia una attività umana, per così dire, "open"... nel senso che non è necessariamente guidata ed "incardinata" come può essere, ad esempio, la visione di un film dove sono coinvolti vari processi sensoriali (vista, udito etc. etc.).
Per abitudine poi, per rivedere a posteriori quanto mi ha particolarmente colpito durante la lettura di un testo, compio un gesto che di solito, nei confronti del libro, non è molto gentile...e cioè ripiego le estremità del foglio per segnalare la pagina!!!
Normalmente, anche perchè cerco di limitare la "brutalizzazione" del libro, sono circa una quindicina le pagine che "marco" perchè c'è una frase oppure un concetto che mi ha particolarmente colpito...

Su "Wikinomics 2.0" le pagine sono state quasi un centinaio sulle circa 400 del libro!!!
La forza dirompente e nello stesso tempo "concreta" dei concetti esposti in questo manuale è proprio qui, nei possibili, e per tutti siano esse aziende oppure singoli addetti del settore IT, spunti operativi !!!
Questo manuale, quindi, è stata forse la mia lettura tecnica-organizzativa più importante degli ultimi anni.
Tutto parte dal concetto (ovviamente concetto "manifesto" perchè non ci si ferma solo alle tecniche di "social computing") di Wiki come esemplificativo del cambiamento dei processi lavorativi da sequenziali (workflow di singole attività mono-thread secondo la tecnica del "passaggio del testimone") a collaborativi e concorrenti (thread paralleli) mediante i potentissimi strumenti (wiki, blog, feed etc. etc.) di vero e proprio "social computing integrato".
Gli esempi ed i documenti che gli autori portano a dimostrazione delle loro tesi sulla rivoluzione in atto sono innumerevoli e ne cito solo alcuni:
- "Jonathan Schwartz, CEO di Sun Microsystems, ha stabilito che ciascun dipendente tenesse un blog ... ciò ha aiutato l'azienda a riconquistare la propria forza competitiva nel settore IT"

- "Gli editori che pubblicano opere letterarie, film, software e programmi televisivi sono le prime vittime di una rivoluzione che sta attraversando a passo spedito tutti i settori... attraverso la peer production (produzione tra pari) possiamo realizzare un sistema operativo, una enciclopedia, e persino oggetti materiali come una motocicletta... "

- "Mentre la vecchia Rete era fatta di siti web, di click, e di occhi puntati sul monitor, la nuova Rete è fatta di comunità, di partecipazione e di peering..."

- "Il peering - collaborazione tra pari - funziona perchè fa leva sull'organizzazione autonoma, uno stile di produzione molto più efficace della gestione gererchica ai fini dello svolgimento di alcune attività. Il suo maggiore impatto si verifica nella produzione di beni informativi ed i suoi primi effetti si possono riscontrare soprattutto nella produzione di software, contenuto mediatico, intrattenimento e cultura... ma non c'è ragione per cui la peer production debba fermarsi a questo!!!"

Si potrebbe continuare con ulteriori citazioni ma la realtà del cambiamento, che molte aziende ed anche Corporation illuminate stanno realizzando, è strabiliante!!!


Si veda, ad esempio, il caso descritto di Procter & Gamble che ha adottato criteri di creazione ed ideazione dei prodotti guidati da tecniche di social computing ed è passata, nel corso degli ultimi 5 anni, dal quasi fallimento a redditività mai realizzate prima ... e tutto questo ricorrendo a software e criteri di collaborazione dei propri R&D con la Rete esterna che hanno riportato questa corporation ad essere leader indiscussa nel proprio settore.

Questo manuale descrive un cambiamento in atto ... un mutamento che attraverserà le aziende ed il modo di lavorare di tutti noi con la stessa importanza e virulenza che ha avuto per l'umanità, in passato, la Rivoluzione Industriale...
 
Extension Factory Builder